RACCONTO NR 4

LA BESTIA TI PRENDE!!!

Era giugno, stavo percorrendo il bosco in compagnia di un libro che avevo letto qualche ora prima, l'imbrunire si faceva strada e contavo di tornare da mio padre per cena anche se mancavano ancora cinque chilometri... per questo avevo tagliato per il bosco, ma... dietro di me avvertivo qualcosa... come una presenza. Mi fermai, mi voltai, ma non vidi niente.
Ricominciai a camminare, ma proprio mentre mi trovavo a due soli chilometri da casa, mi sentii chiamare da più voci soffuse di donne, come un richiamo che venisse dal centro del bosco.
Mi cadde il libro di mano e si aprì ad una pagina contrassegnata con il numero sei, sei, sei... non c'era più la figura che avevo visto prima, adesso appariva un ragazzo con accanto una specie di demone. Guardai meglio: ero io...
Esclamai che non era possibile, quindi ripresi a camminare, ma il mio corpo si girò contro la mia volontà e cominciò a camminare verso l'interno del bosco. Ero quasi arrivato di fronte ad una radura quando, con uno sforzo di volontà, riuscii a riprendere possessi del mio corpo.
Questa volta mi sentii chiamare, ma da una voce gutturale maschile; non persi tempo e presi a correre. Feci si e no un chilometro senza mai voltarmi con il libro in mano, ma quando mi fermai per riprendere fiato ero di nuovo alla radura, solo che questa volta c'era come un altare e del fuoco intorno. 
Mi sentii stringere e poi sollevare, era robusto e forte, non portava vestiti addosso, cercai di liberarmi, ma era inutile... era più forte di me. Il libro cadde e si aprì di nuovo alla pagina sei, sei, sei... ero sull'altare ed il demone pronunciava come un rito...
Avevo paura, sentivo le braccia dell'essere forti e nerborute, ma alla fine riuscii a liberami, presi il libro al volo e corsi di nuovo a perdifiato, fin che non mi scoppiavano i polmoni.... ero di nuovo nella radura, solo che adesso fluttuavo fino all'altare circondato dal fuoco:
   " Cosa vuoi da me? Perchè mi ossessioni? ".
  " La tua anima!!!!! Voglio la tua anima e la tua vita. Non eri in casa quando eri dalla tua ragazza e per la bottiglia d'alcool che non hai tolto a tuo padre, egli si tolse la vita ".
Guardai il libro alla stessa pagina che si apriva ogni volta ed inorridii... Adesso c'era mio padre e la pagina grondava sangue...!
   " Possiamo fare un patto, sono maggiorenne, possiamo metterci d'accordo..." . Strillai...
   " Davvero sei così coraggioso??? Allora sia... proponi..." .
  " In cambio della mia vita e quella di mio padre ti darò ciò che vuoi...".
 " E sia... voglio una promessa, tornerai tra dieci anni qui e porterai tuo padre con te per scendere negl'inferi... se così non farai, tutta la tua faglia morirà!!! "
" Va bene!!!! Tornerò!!!!". Urlai con quanta più voce avessi.
Passarono dieci anni ed io e mio padre attendevamo da molto quel giorno, con me lo stesso libro di una volta  ma con una pagina strappata, l'avevo lasciata a casa sul camino acceso, dietro c'era il mio patto con la mia firma... avevo il diavolo in pugno!
Arrivammo alla radura, comparve il demonio e disse: "Hai con te tuo padre "
   " Si, Roger è con me..." . Si accesero le fiamme intorno all'altare ed il demonio ci fece cenno di seguirlo...
   " Hai portato il patto ? "
   " Si, INSIEME AL FUOCO!!! Sta bruciando nel camino!!! ".
Ed il diavolo, l'altare e le fiamme scomparvero in un urlo lancinante... Tutto era finito.
La notte tornammo a casa, erano le una ed un quarto, passammo insieme una felice serata io e mio padre, poi andai a dormire al piano di sopra con mia moglie ed i miei figli, ma alle tre rintoccò l'orologio del piano di sotto fermo ormai da dieci anni, la porta della camera si aprì, mentre ero in bagno, e brandendo con la sinistra i corpi roventi di mio padre e di mia moglie e con la destra quelli dei miei figli in fiamme Astaroth disse semplicemente:
   " È la tua ora, adesso tocca a te....".
   " Ho buttato il patto nel fuoco... tu... tu non puoi...".
   " CREDI CHE IL FUOCO POSSA BRUCIARE IL FUOCO? "
Nella sua mano comparve la pagina che avevo buttato nel camino e mentre il demonio la girava per farmi vedere il patto, il mio corpo si consumava lentamente tra le fiamme...

   

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